12/08-1/09 - Il Natale è un'opportunità

Di tanto in tanto accadono degli eventi che ci costringono a cambiare le nostre più consolidate abitudini. Naturalmente ciò costituisce uno sforzo, e comunemente usiamo chiamare questi eventi col nome di “incidenti di percorso”, o “crisi”, o anche “disgrazie”. Contemporaneamente però, non siamo di solito soddisfatti di come vanno le cose, e invochiamo – senza essere spesso consapevoli verso chi rivolgerci – dei mutamenti che superino quelle situazioni che mostrano la più palese ingiustizia. I cambiamenti, allora, non dovrebbero essere visti come disgrazie, ma semmai come opportunità per mettere in moto quelle riforme (prima di tutto interiori) che a parole si invocano (spesso chiedendole agli altri).
Quante volte ci siamo giustamente lamentati su cosa è diventato al giorno d’oggi il Natale? Quante volte abbiamo detto che ha perso la sua atmosfera spirituale, che è diventato null’altro che un business e non ci fa più rivivere l’interiorizzazione che la festività, il clima, la luminosità del periodo ci sembrano suggerire? Bene, sembra che qualcuno ci abbia ascoltati! La “crisi finanziaria” ha fatto abbassare le luci, ridotto il budget per regali inutili e superflui, accorciato le settimane bianche, ecc. Ecco l’opportunità che cercavamo. Ridare a questa ricorrenza il suo vero valore, rimasto ultimamente sepolto dal carico di consumismo sfrenato, dal sapervi vedere solo un’occasione per fare soldi, o per mangiare a sazietà, sembra adesso più a portata di mano, senza rischiare pavidamente di non essere allo stesso livello degli altri, dell’esteriorità, così contraria a quanto questo periodo suggerisce.
Non è un ritorno indietro, come a molti potrebbe sembrare, ma un ulteriore progresso che ci viene richiesto, perché noi sappiamo bene che l’evoluzione si sta muovendo nella direzione dell’interiorità, quel “dentro” nel quale l’uomo deve imparare a scorgere, risvegliare e sviluppare la propria scintilla spirituale, il Cristo bambino del Quale il Gesù che nasce nella grotta è un simbolo ispiratore e una anticipazione. È una ennesima “lezione” che l’umanità deve imparare ad apprendere e a mettere in pratica; noi studenti Rosacrociani dovremmo essere i primi ad accogliere questa “crisi” come una autentica “opportunità” per lavorare più di prima dentro noi stessi.
“Anche se il Cristo mille volte in Betlemme fosse nato
e non entro di te, l’anima tua sarà desolata”.
Angelo Silesio

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